Diversi indizî avendo rivelato all'ingegnere Humann l'esistenza di scolture del più alto interesse, il governo germanico si fece accordare dalla Porta l'autorizzazione per procedere ad un'esplorazione completa dell'acropoli, e per quattro anni consecutivi le squadre d'operai, dirette da Conze e da altri dotti, scavarono la terrazza superiore: circa la metà del terreno, che si stende sopra uno spazio di sette ettari e mezzo, è stata rivoltata in tutti i sensi, ed il piano degli edifizî, che coronavano la collina, è ormai noto in dettaglio. A sud sorgeva un altare di oltre 40 metri di lato, cinto di colonnati; verso il mezzo dell'acropoli il tempio di Minerva Poliade sorgeva sull'orlo del dirupo occidentale, e parecchi altri templi s'erano aggruppati intorno a questo santuario, protettore della città; più in là, nella parte culminante della collina, i Romani avevano eretto un Augusteum, ed il promontorio settentrionale terminava con un tempio di Giulia. Appunto intorno all'altare ed al tempio di Minerva, gli scavi hanno portato alla luce i bassorilievi più preziosi, diventati, con quelli d'Olimpia, la gloria del museo di Berlino; circa duecento statue e piedestalli scolpiti del miglior periodo sono stati estratti dalle rovine; si è ritrovato anche un fregio mirabile, lungo un centinaio di metri, rappresentante una gigantomachia, la lotta suprema dei Titani contro gli Dêi; in tutta la scoltura greca non vi è soggetto eroico trattato con una maggiore varietà d'invenzione, con più potenza nel concetto dell'insieme e più abilità nell'esecuzione;[836] v'è chi pensa che quei Titani sirnboleggino i Galli, che furono vinti presso Pergamo, nel 168 dell'êra antica [837]. Un'altra scoperta, poco meno interessante è quella d'una casa greca con venti secoli d'esistenza, avente ancora la sua disposizione e le sue pitture murali.
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