Ormai il nome di Pergamo avrà nella storia dell'arte la stessa celebrità che ebbe nella storia delle scienze, grazie a' suoi uomini illustri, come Galeno, ed ai manoscritti preziosi tracciati sulle "pelli di Pergamo".
Una strada di 28 chilometri, costruita da Humann, l'esploratore delle rovine, mena da Pergamo al suo nuovo porto, Dikeli, diventato da alcuni anni una prospera cittadella greca. Tsciandarlik, sulla riva settentrionale del golfo omonimo, deperisce, dacchè non è più il porto d'esportazione della valle del Bakir-tsciai. Dall'altra parte del golfo, un semplice villaggio, Lamurt-koi, indica il posto dell'antica Cuma (Cyme), madre dell'altra Cuma d'Italia, dove l'Eneide ha posto un ingresso all'Inferno. Più in là, sulla costa, in riva ad una rada aperta ai venti del nord, è sorta Yenigiè Fokia o la "Nuova Focea"; i suoi abitanti, Greci per la maggior parte, costruirono un porto per la protezione delle navi.
[Immagine 100.png - N. 100. -- FOCEA].
Karagia Fokia, o semplicirnente Fokia, Fudgès o Fogleriè, è la celebre Focea, i cui arditi emigranti fondarono Marsiglia e tante altre colonie. La vecchia Focea, umile città in confronto della opulenta sua figlia, non le è punto inferiore per la bellezza del sito, ed il suo porto naturale è ben altrimenti vasto. Un gruppo di isole, le Peristeridi o "Colombe", proteggono la rada a nord ed a nord-ovest, lasciando due entrate alle navi, quella del nord, poco profonda, e quella del sud, larga e praticabile anche ai bastimenti del più forte tonnellaggio; un promontorio, occupato da una cittadella diroccata, difendeva una volta l'imboccatura del porto.
| |
Pergamo Galeno Pergamo Humann Pergamo Dikeli Bakir-tsciai Lamurt-koi Cuma Cyme Cuma Italia Eneide Inferno Yenigiè Fokia Focea Greci Immagine Fokia Fokia Fudgès Fogleriè Focea Marsiglia Focea Peristeridi
|