Pagina (671/1124)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Un tempo città notevole, Alascehr occupa nella pianura del Cogamus o Sari kiz-tsciai, affluente del Ghediz, la base d'un contrafforte del Tmolus o Boz dagh; la terrazza è coperta di giardini e d'ombre, la pianura è un vasto campo, dove si ramificano all'infinito i campi d'irrigazione. Filadelfia fu una "piccola Atene" per i suoi monumenti e le sue feste; sebbene i terremoti, frequentissimi in questa regione della Katakekaumena, l'abbiano spesso sconvolta, vi si vedono gli avanzi di parecchi templi, d'uno stadio, d'un teatro e di due cinte, quelle dell'acropoli e della città. Filadelfia, ai tempi di Giovanni l'Apocalittico, fu una delle "sette chiese" famose; ma, malgrado tutte le ricerche, non vi si sono trovati avanzi che si riferiscano a questo primo periodo del cristianesimo [841]. Filadelfia, l'ultima città dell'Asia Minore conquistata dagli Ottomani,[842] soccombeva solo nel 1390. Oggi essa aumenta rapidamente di attività commerciale; la comunità greca, che si componeva non ha guari di un centinaio d'individui, cresce col traffico e coll'industria.
      Sardi o Sart, l'antica capitale della Lidia, è attualmente una stazione ferroviaria, circondata d'umili tettoie e di due o tre capanne; vi si attraversa su di una tavola il famoso Pattolo, stretto ruscello, che scorre in mezzo ai prati; i contrafforti che dominano la valle, sono interamente composti di conglomerato e di terra rossa, che si disgrega alla più piccola pioggia, dovunque le radichette intrecciate delle piante non formano un tappeto impermeabile.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





Alascehr Cogamus Sari Ghediz Tmolus Boz Atene Katakekaumena Giovanni Apocalittico Asia Minore Ottomani Sart Lidia Pattolo