A sud di Sagalassus, un'altra fortezza dei Pisidî, Cremna, occupava un altipiano isolato e che si crederebbe inaccessibile: a piè della rupe si stende il villaggio moderno di Ghirmeh.
Egherdir, - dal greco Akrotiri, - posta all'estremità meridionale del lago omonimo, è una città attraente; l'anfiteatro delle pescherie, delle case, delle moschee, dei baluardi e delle torri, i gruppi d'alberi sopra i quali s'adergono i dirupi nudi, la distesa delle acque azzurre, le isole boscose, i promontorî che si succedono sulle rive fino alle montagne vaporose, le danno un aspetto italiano. Bei-scehr o la "città del Bey", parimente costruita sulla sponda di un lago, sopra un fiume che va a gettarsi nel Soghla-gol, è pure una città pittoresca, ma senza gran commercio. Evidentemente il paese era molto più ricco e più popoloso quando le città romane, Apamaea Cibotus, Apollonia, l'Antiochia pisidia, di cui si vedono ancora imponenti rovine, sorgevano nella regione dei laghi. Le alte arcate dell'acquedotto, che portava alla capitale della Pisidia le acque pure del Sultan-dagh, attraversando con una curva graziosa l'altipiano della città, offrono uno spettacolo grandioso. Nessuna città moderna è succeduta ad Antiochia. Apollonia, su di un affluente del lago d'Egherdir, è sostituita dal grosso borgo d'Uluburlu, ora noto per la scoperta d'una iscrizione simile a quella d'Ancyra.
Konieh, l'antica Iconium, capitale della provincia di Licaonia, poi dell'impero Selgiucida, occupa una posizione strategica sulla strada dalla Siria a Costantinopoli, alla base delle montagne, che dominano la regione delle pianure a sud del Gran Lago Salato.
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