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      Più in là si prolunga una piccola giogaia, la cui più alta cresta fu pure un Olimpo, la meno alta delle tre montagne omonime di Cipro. Il signor Gaudry ha dato all'insieme delle creste del nord l'appellativo di catena di Cerines, dal nome della città, che giace al piede settentrionale dei monti, allo sbocco dell'unica strada carrozzabile, che l'attraversa; alcuni uomini risoluti potrebbero difendere contro un esercito la via che serpeggia nella gola [908]. In certi punti i promontori si avanzano in dirupi verticali bagnati dall'onda; ma quasi dappertutto i capi dell'isola "Cornuta" sono orlati d'un cordone di rocce calcari o sabbiose, avente in media un chilometro di larghezza. Questa banchina circolare, analoga a formazioni dello stesso genere, che si vedono a Rodi, in Sicilia e su diversi litorali del Mediterraneo, è evidentemente d'origine moderna, giacchè le sue conchiglie appartengono alla fauna marittima attuale: o il suolo di Cipro s'è sollevato, od il mare s'è ritirato [909]. La "marina" di Larnaca è costruita sopra una di queste spiaggie moderne; fuori della città si distingue nettamente il tracciato dell'antica spiaggia [910].
      Il corso d'acqua più notevole dell'isola nasce nella catena del grande Olimpo, e discende a nord-est nelle campagne di Tramonti per versarsi nel golfo di Famagosta: è il Pedia o "Fiume della Pianura". Malgrado la sua lunghezza, che supera i 100 chilometri, ed il numero dei suoi affluenti, il Pedias non è un fiurne permanente; d'estate il suo letto è asciutto, solo qualche pozzanghera si mostra al piede emerso delle sponde.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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