D'estate le mandre di pecore e di capre salgono dalle pianure verso il Giurd per pascersi delle erbe e delle foglie degli arbusti.
[Immagine 122.png - N. 122. -- MONTAGNE DI BEIRUT].
I famosi cedri, il cui odore penetrante aveva fatto del Libano la "montagna dei Profumi", crescono nella regione superiore, a più di 2,000 metri, presso un colle aperto a sud del Giebel-Makmal. Le più alte vette della catena sorgono nelle vicinanze, e le creste dei monti offrono in questo punto linee pittoresche e grandiose. Una volta un ghiacciaio discendeva dalle alture e riempiva un circo, all'entrata del quale sorgono oggi i cedri: le loro radici s'insinuano fra i blocchi della morena terminale. Il numero degli alberi di proporzioni colossali non ha cessato di diminuire. Alla metà del secolo decimosesto, all'epoca del viaggio di Belon, erano venticinque; attualmente quelli che meritano veramente il titolo di giganti, non sono più di cinque; se ne conta qualche centinaio di medie dimensioni. Secondo la disposizione di spirito dei visitatori, i cedri, "i monumenti naturali più celebri dell'universo", destano l'ammirazione o la delusione; perciò, secondo Burton, essi "non sarebbero degni di stare nel parco d'un modesto gentleman inglese". Del resto, i tronchi sono nudi, tagliuzzati e sfigurati dal coltello dei viaggiatori, i quali sogliono portarne via qualche pezzetto e si tengono onorati di incidere il proprio nome sulla corteccia; infine, all'epoca delle grandi feste, si accendono fuochi in mezzo agli alberi.
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