Le montagne transgiordaniche, come quelle della Palestina propriamente detta, costituiscono un altipiano pieno di burroni, alto da 750 a 900 metri sul livello del Mediterraneo, offrente solo in vari punti l'aspetto d'una vera catena. Ad ovest dell'alto Giordano, gli altipiani di Giaulan, l'antica Gaulanitide, non hanno nemmeno l'apparenza di monti eccetto nel loro versante occidentale discendente a scaglioni verso il lago di Huleh ed il mare di Tiberiade. Il torrente di Yarmuk, la cui ramificazione di uadi si stende ad est fino al Giebel-Hauran ed alle creste esterne del deserto dell'Eufrate, limita l'altipiano di Giaulan come un largo fossato, poi al di là ricomincia la regione montuosa. Del pari il torrente di Jabok, e più a sud, sul versante del mar Morto, il Mogiib (Arnon) ed i suoi affluenti tagliano in tutto il loro spessore la zona dei monti transgiordanici e dividono così le alte terre in frammenti ineguali; inoltre uadi secondarî solcano profondamente i gruppi rocciosi e li scolpiscono in promontorî di forme le più svariate, ma le cui vette, qua e là rivestite di lave basaltiche, sembrano di lontano confondersi in una tavola uniforme, appena superata da qualche punta piramidale. Ad oriente del Ghar propriamente detto, vale a dire dalla valle del Giordano compresa fra il mare di Tiberiade ed il mar Morto, le altezze, note sotto il nome generale di Giebel-Agilun o di Galaad, sono d'accesso facile: i fianchi rivolti verso il fiume si dividono in scaglioni di terra rossa e fertile, coperti qua e là di boschetti, dove predomina la quercia; negli anni piovosi, le depressioni danno abbondanti raccolte di cereali, ricercatissimi in tutta la Siria.
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