Attaccatissimi al luogo natìo, i Towarah ritornano sempre agli stessi accampamenti d'inverno e d'estate. Le loro mogli, come quelle degli Adwan, si tatuano in azzurro il labbro inferiore e si segnano il volto con qualche linea geometrica variegata [1022]. Secondo Eliseyev, le tribù di Beduini sono d'origini diversissime: alcune rassomigliano ad Europei del nord per la loro capigliatura bionda ed i loro occhi azzurri. Fra i Beduini della Palestina s'incontrano Algerini rifugiati in Oriente per evitare la dominazione francese; però essi si considerano quasi come compatriotti dei viaggiatori francesi e si presentano ad essi come aventi diritto alla loro elemosina [1023]. In mezzo ai Beduini errano anche alcuni zingari, noti sotto il nome di Nauri.
I fellah della Palestina, chiamati generalmente Kufar o "gente dei Villaggi", sono disprezzati dall'Arabo per il loro linguaggio scorretto e più ancora a causa della loro servilità, conseguenza forzata del loro genere di vita; è raro che abbiano luogo matrimoni fra giovani dei due gruppi. Tuttavia i fellah sono per lo più ben fatti ed hanno lineamenti piuttosto attraenti: le donne di Nazareth e quelle di Bethlehem sono anzi rinomate per la loro bellezza, il che si spiega, a torto od a ragione, con un miscuglio di sangue con elementi europei. Rarissimamente si vedono persone contraffatte nei villaggi della Siria e della Palestina, ma la lebbra regna ancora tra i fellah, ed ogni gran città ha il suo sobborgo per gli sventurati rôsi dall'orribile malattia.
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