, dice uno dei loro proverbi [1025] per giustificare il vizio della furberia così comune nelle genti oppresse. Un altro difetto capitale dei Siri è la loro intollerabile vanità: essi si inorgogliscono così facilmente del loro sapere che non hanno più la volontà di imparare di più; si fermano, superbi d'esser giunti così lontano. Del resto, ogni città si distingue per caratteri speciali, provenienti dalla diversità degli incroci e dell'ambiente. I detti locali menzionano queste differenze, esagerandole:
Halebi, tscelebi! Sciami, sciumi! Aleppini, facchini! Damaschini, bricconi!" si rimbeccano gli abitanti dall'una città all'altra. Gli abitanti di Damasco sono i più arabi fra i Siri, il che si spiega colle loro relazioni costanti di commercio colla Mecca. Il dialetto arabo è più puro che nel resto della Siria; ma l'antico siriaco s'è mantenuto in qualche borgo vicino. Aleppo trovasi nei pressi dei paesi di lingua turca, e la città di Antiochia fa parte del dominio glossologico dell'Asia Minore.
[Immagine 133.png - N. 133. -- POPOLAZIONI DELLA SIRIA].
Lunghesso la costa settentrionale della Siria, dal golfo di Alessandretta al Nahr-el-Kebir, la maggior parte delle montagnole appartiene alle popolazioni dei Nosairi (piccoli cristiani) [1026] od Ansarieh, valutati variamente 120,000 o 180,000 individui; sono pastori nelle montagne, eccellenti agricoltori nella pianura; ma quelli che vivono nelle campagne aperte, si tengono appartati dai loro vicini e non s'alleano punto ad essi coi matrimoni; però parlano arabo; un gran numero di essi ha i capelli biondi e gli occhi azzurri [1027]. Gli Ansarieh delle città si dicono maomettani per isfuggire alla persecuzione; circoncidono i loro figli e praticano con ostentazione le cerimonie del culto ufficiale, facendo tutte le abluzioni prescritte e sottoponendosi ai digiuni.
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