Ma essi hanno un culto particolare, miscuglio di sabeismo e cristianismo, pel quale si connettono ai Manichei: il segreto, che costituisce la base della loro relazione e che è rivelato oralmente agli adepti, si chiama il "Mistero dei Due" [1028].
Del resto, le diverse tribù od asciair non professano esattamente gli stessi dogmi, e gli scrittori variano molto nei loro racconti, secondo i gruppi d'Ansarieh, coi quali si sono trovati in rapporto. Dicesi che i più adorano un dio in cinque persone; si prosternano davanti agli alberi e sopratutto davanti al sole e alla luna, i due "principi delle api", cioè delle stelle. Per essi, la donna è un essere particolarmente immondo. "Dio, dicono, ha creato i diavoli coi peccati dell'uomo, e la donna coi peccati dei diavoli". Più vile del demonio, la donna non ha nemmeno il diritto di pregare. Del resto, essa è così poco rispettata dagli altri Siri, che è consuetudine scusarsi quando si menziona il nome d'uno di questi esseri impuri. L'abitudine di deformare la testa dei bambini con una fasciatura è comunissima fra gli Ansarieh [1029].
I Drusi, il cui numero è valutato variamente da 80,000 a 130,000, abitano le valli del Libano meridionale e l'Hermon, e si frammischiano ad altre comunità nelle pianure che circondano le loro cittadelle di rupi. La popolazione drusa si sposta gradatamente nella direzione dell'est; in parecchi distretti del Libano, dove una volta erano molto numerosi, rimangono soltanto poche famiglie isolate, mentre il Giebel Hauran è gradatamente invaso da loro; confinano colle steppe, dove si sono alleati agli Anazeh ed ai Sciammar [1030]. Centocinquanta anni fa, questo gruppo vulcanico non dava asilo che a Beduini, adesso è in gran parte popolato di Drusi.
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