Le famiglie, strettamente monogame, si limitano ad un certo numero di figliuoli: l'uso non permette all'uomo opulento d'avere più di quattro figlie, al povero di allevarne più di due; non bisogna che le cure domestiche impediscano alla donna di attendere all'esercizio de' suoi doveri civili ed alle preghiere. L'influenza politica dei Drusi oltrepassa di molto i limiti della tribù; gli emiri degli "Unitari" hanno fra i loro sudditi contadini di sêtte differenti, che trattano del resto con molta moderazione. Valorosissimi, i Drusi non hanno, a parità di numero, nemici di cui non possano dirsi anticipatamente vincitori [1031].
Fra le sêtte non cristiane della Siria, i Metuali, che vivono a Tiro, a Sidone, nella pianura della Celesiria e nelle valli circostanti, si sono fatti un posto a parte per la loro intolleranza. Sono sciiti, aventi, come i musulmani iranici, una venerazione speciale pel califo Alì, che collocano allo stesso rango del Profeta, od anche al di sopra di lui; dovunque vanno, portano con sè un po' di terra persiana [1032]. Si crederebbero macchiati dal contatto d'un eretico, sunnita o cristiano, e spezzano il vaso di cui s'è servito lo straniero. Più a nord, nelle montagne che separano Homs da Tripoli, un'altra setta, quella dei Batheniani od Ismailiani, ha conservato le tradizioni degli Hasciscim o "Assassini", i seidi del "Vecchio della Montagna", troneggiante nella sua fortezza d'Alamut, al centro dell'Elburz. I monti siriaci, come quelli del Kurdistan e dell'Armenia, sono stati il rifugio di tutte le religioni perseguitate.
| |
Drusi Drusi Siria Metuali Tiro Sidone Celesiria Profeta Homs Tripoli Batheniani Ismailiani Hasciscim Montagna Alamut Elburz Kurdistan Armenia
|