Posta 4 chilometri ad oriente del fiume, la città non ha più che scarsi avanzi de' suoi edifizî del medio evo; dell'antichità pagana ha conservato alcuni frammenti di colonne e non ha un solo avanzo del tempio sontuoso consacrato al Sole, di cui i preti erano re e salirono con Eliogabalo sul trono imperiale. Homs non era che una piccola città al principio del secolo;[1049] essa ha acquistato recentemente una certa importanza come città industriale; fabbrica, come una volta, belle sete ricamate d'oro; inoltre tesse cotonine e stoffe grossolane pel consumo della Siria e dei Beduini; le sete gregge, che importava pei suoi telai dal Giebel-Ansarieh, non le bastano più, ed essa ne domanda a paesi più lontani: all'Egitto, all'Arabia ed all'Asia Minore invia poi quasi tutti i suoi prodotti [1050]. Posta sui confini del deserto di Siria, Homs è invasa dai Beduini nei giorni di mercato: nessuna città di Siria è più interessante a studiare per la riunione di genti diverse di razza e di religione. Alle tribù arabe, che accampano nelle vicinanze, sono venuti ad aggiungersi recentemente alcuni clan circassi. A sud-ovest di Homs ed a monte del lago attraversato dall'Oronte, l'esploratore Conder ha scoperto, sul monticello isolato del Tell-Nebi-Mendeh, vaste ruine che identifica con Kadesh, la "città Santa" degli antichi Hittiti, dove Ramseh II riportò, nel 1361 dell'êra antica, la grande vittoria rappresentata nel Ramesseum di Tebe; il nome di Kadesh è tuttora applicato ad un molino prossimo alla montagnola.
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