L'industria di Hamah, inferiore a quella di Homs, consiste principalmente nella fabbricazione di stoffe di seta e di cotone; circa 3,000 tessitori s'occupano di questo lavoro, che rappresenta un valore annuo d'un milione di lire [1053]. Hamah è diventata celebre nella storia dell'epigrafia per le iscrizioni che scoprì Burckhardt nel 1812, su blocchi di basalto incastrati nei muri del bazar; adesso sono nel museo di Costantinopoli. Scoperte posteriori fatte in diverse parti della Siria e dell'Asia Minore hanno permesso di riconoscere che queste iscrizioni geroglifiche, ancora indecifrate, erano dovute a quel popolo degli Hittiti, la cui città sacra si trovava a sud, presso il lago di Kades [1054]. I due borghi già fortificati di Massiad e di Kadmus, che sorgono su promontorî della montagna degli Ansarieh, a sud-ovest di Hamah, sono i centri religiosi della setta degli "assassini".
A nord di Hamah, la popolazione si dirada nella valle, dove le paludi insalubri si alternano a gole d'accesso difficile. Le strade d'Aleppo passano ad est delle montagne costiere dell'Oronte, sopra un altipiano leggermente ondulato, la cui altezza varia da 350 a 400 metri; i borghi, circondati di campi di cereali, sono sorti nei luoghi di tappa. Maarah-en-Noaman, Sermin, Riha, meritano anche il nome di città; Edlip o Idlib è una città prospera, circondata da ricche coltivazioni e fornita di grandi fabbriche di saponi e officine di tessitura. Questa regione della Siria è delle più notevoli pe' suoi avanzi dell'architettura cristiana dei primi secoli.
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