Anche recente-mente, nel 1822 e nel 1872, scosse improvvise gettarono a terra una metà delle case. Gli assedî, fra gli altri quello del 1098, che la fece cadere in potere di Boemondo, contribuirono a mutare l'aspetto della città. Così la capitale dei Seleucidi conserva ben scarsi avanzi dei periodi anteriori; appena ne rimane l'ultima sua cinta innalzata dai Crociati, - Normanni d'Italia, - ed anche questa è stata parzialmente distrutta dagli Egiziani d'Ibrahim-pascià che ne estraevano i materiali, come da una cava, per la costruzione delle loro caserme. La muraglia, un tempo fiancheggiata da centotrenta torri, si sviluppa sul margine della riva sinistra dell'Oronte, poi scala a sud i primi pendii delle montagne, dove sorgeva una potente cittadella; l'immenso quadrilatero di mura rappresenta un "sepolcro vuoto: è la tomba d'Antiochia, tutto quello che racchiudeva è diventato polvere" [1056]. Le torri della cinta sono indicate coi loro antichi nomi del tempo delle Crociate, che ricordano la parte notevole avuta da Antiochia nella storia del cristianesimo: colà la religione nuova si costituì in religione distinta. Ivi nacque Giovanni Crisostomo, ed uno dei quattro grandi patriarchi della Chiesa greca vi ha la sua residenza.
La città d'Antakieh, situata nell'angolo nord-occidentale della cinta, sulla riva dell'Oronte, è come perduta in mezzo a giardini ed orti: dall'alto delle colline, che la dominano a nord e a sud, essa somiglia ad uno di quei grandi cimiteri d'Oriente, dove ogni tomba ha il suo cipresso, come qui ogni casa ha il suo gelso, il suo fico od il suo platano; gradatamente va riacquistando una certa importanza per la spedizione delle derrate e la fabbrica dei saponi; si sono fondate compagnie per l'utilizzazione agricola delle campagne circostanti.
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