Ma tutti gli avanzi dell'architettura aradita non sono spariti completamente. In uno dei quartieri meridionali della Ruad continentale, Marathus, oggi designato col nome d'Amrit, si trova un monumento, che si crede sia il più antico di tutta la terra di Canaan e l'unico tempio se-mitico ancora facile a riconoscere: la gente del paese lo chiama giustamente El-Maabed, ossia il "Santuario". Questo tempio sorge in forma di cubo da un cortile quadrato, tagliato nella roccia ed un tempo parzialmente riempito dalle acque d'uno stagno sacro, nelle quali galleggiava un'"arca" simile a quella degli Ebrei [1060]. Altri avanzi fenici si vedono nella pianura aradita; sulle alture le strade sono dominate da ardite cittadelle, quale Safita o il Castel Bianco, che si disputarono i Crociati e i Saraceni. Una delle terrazze di questa regione delle montagne porta gli avanzi giganteschi di Hosn-Suliman, la sacra cinta meglio conservata dalla Siria: era un haram come quello del "Santuario Augusto" di Gerusalemme; il tempio, che racchiudeva, era sacro a Giove Baoteceziano [1061]. La possente fortezza di Kalat-el-Hosn, chiamata il Krak dagli storici delle crociate, dominava i passi di Nahr-el-Kebir ad occidente di Homs. A nord di Tortosa, la strada della spiaggia era custodita dal castello di Margat, il Margab attuale, che appartenne ai Franchi dal 1140 al 1285. Tutti questi castelli sono stati in gran parte costruiti da muratori d'Europa; i segni per il taglio delle pietre sono quasi tutti in lettere latine [1062].
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