L'antica Botrys, l'el-Batrun odierno, non è più che una povera borgata di pescatori. Giebail, che fu il Gebal degli Ebrei ed il Byblos dei Greci, è pure molto decaduta e non occupa che una piccola parte della cinta quadrata che avevano costruito i Crociati. Byblos, la "Città Santa", dove si adorava Baalat, vale a dire la "Dama", e dove nacque il dio Tammuz, il "Figlio della Vita", l'Adone dei Greci, è una delle più antiche città del mondo; aveva preceduto Tiro e Sidone, e dall'antichità stessa derivò la sua santità. Un piccolo porto, non avente che un ettaro di superficie, s'arrotonda davanti la città, protetto dai venti e dalle onde per mezzo di un molo rovinato, Giebail, i cui monumenti antichi furono metodicamente distrutti dai cristiani, non ha più che rovine del medio evo, ma le rupi dei dintorni sono tagliate in vaste necropoli; alcune sepolture sono caverne naturali, chiuse da larghe lastre senza iscrizioni ed ornamenti. Si vede ancora nella rupe l'antico letto scavato per condurre a Byblos le acque del fiume sacro d'Adone, il Nahr-Ibrahim degli Arabi [1066]. Le campagne di Giebail producono un tabacco rinomato, che si manda a Latakieh per fargli subire l'ultima preparazione. A sud, le ricche valli maronite di Kesruan spediscono una parte delle loro derrate per la baja di Giuni.
Beirut, la città più commerciale e più popolosa del litorale siriaco, e una delle belle pel suo mirabile panorama, "che bisognerebbe citare accanto a quelli di Napoli e di Costantinopoli",[1067] ha pure antichissime origini: è la Beryto dei Fenici, fondata dal dio El nello stesso giorno di Byblos.
| |
Botrys Gebal Ebrei Byblos Greci Crociati Santa Baalat Tammuz Vita Adone Greci Tiro Sidone Giebail Byblos Adone Nahr-Ibrahim Arabi Giebail Latakieh Kesruan Giuni Napoli Costantinopoli Beryto Fenici Byblos
|