Deir-el-Kamar, la capitale del paese druso, benchè popolata di cristiani, è posta nel cuore della montagna, sopra una terrazza alta 900 metri circa; essa domina da una grande altezza il corso del Nahr-el-Kadi o Nahr-el-Damur, che va a gettarsi nel Mediterraneo fra Beirut e Saida. Il "Convento della Luna", - chè tale è il significato del nome Deir-el-Kamar, dovuto senza dubbio ad una chiesa della Vergine, di cui è sempre simbolo la mezzaluna,[1073] - non è una città, ma piuttosto un gruppo di villaggi e di borgate sparse sulle terrazze al disopra di meravigliosi giardini pensili, che sono sostenuti da gradini tagliati e murati sul fianco della montagna. Le donne di Deir-el-Kamar s'occupano specialmente della tessitura delle stoffe, ed a loro domandano i capi drusi le vesti di seta ricamata d'oro, che indossano i giorni di grande cerimonia. A sud, dall'altra parte d'una gola, una roccia dirupata porta il Beit-ed-Din o Bteddin, palazzo dove abitava il famoso Bescir, sovrano quasi indipendente dei Drusi fino all'arrivo d'Ibrahim-pascià nel paese, nel 1839. Questa residenza, che oggi appartiene al governatore del Libano, è uno degli edifizî moreschi più notevoli per la leggerezza degli archi, la eleganza delle cupole, la varietà delle costruzioni sovrapposte a scalinata, ognuna con le sue torri, le sue gallerie ed i suoi giardini.
[Immagine 140.png - N. 140. -- SIDONE].
A sud di Beirut si susseguono due città, che, fatte le debite proporzioni fra l'êra antica e l'epoca contemporanea, ebbero una volta una parte immensa nel commercio del mondo.
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