Le comunità religiose di Damasco, così distinte come se fossero di nazioni diverse, - il che, del resto, è vero per la maggior parte di esse, - si spartiscono le professioni e le industrie. Gli Ebrei, d'origine diversa dagli Spagnuoli, che abitano le città della costa e degli Ebrei di Germania e di Russia, recentemente immigrati in Palestina, discendono direttamente dai Beni-Israel della Terra Promessa. I cristiani, tre volte più numerosi, non presentano alcuna coesione, e negli eccidî del 1860 si lasciarono quasi tutti sgozzare senza resistenza, mentre i "Greci" arabi si difesero valorosamente. Malgrado il fanatismo dei musulmani, gli stranieri che visitano ogni anno Damasco in numero di parecchie centinaia, non hanno da temere insulti e passeggiano senza timore nei bazar e nei sobborghi. Parecchie scuole del Governo, come l'istituto militare e la scuola delle arti e mestieri, sono dirette da Europei [1086].
Salahiyeh, lungo sobborgo che sorge sui primi pendii del Giebel Kasium, a nord della pianura, può essere considerata come una città distinta; la sua estremità meridionale, la più vicina a Damasco, ne dista 2 chilometri. Eretta al disopra della nebbia, che talvolta striscia sulla campagna umida, Salahiyeh è più salubre della città; una volta c'erano le scuole principali; oggi vi risiede gran parte degli Europei; altri vanno, più lungi nella montagna, a stabilirsi a Bludan, sul pendìo di una delle principali cime dell'Anti-Libano. Abbasso si vede in tutta la sua estensione la meravigliosa pianura.
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