Più lontano, Bosra, la Bostra dei Romani, posta presso l'angolo sud-occidentale del Giebel-Hauran, sopra un ued tributario del Giordano pel Yarmuk, somiglia a una capitale, grazie alla massa potente della sua fortezza araba, ai suoi baluardi ed alle sue moschee; teatro, archi di trionfo, naumachie, portici, avanzi di palazzi si presentano nella cinta quasi deserta, ed i resti imponenti d'una cattedrale dominano i casolari di alcune famiglie di Beduini. Ad ovest, presso Derat, l'antica Edrei, tutta una città sotterranea, esplorata da Wetzstein, è scavata nella roccia. Al di là, sull'altipiano che domina la sponda orientale della valle del Giordano, Umm-Keis (Mkeis), l'antica Gadara, presenta sempre gli avanzi d'una di quelle "vie diritte" o colonnati, che si ritrovano in tante città sirie dei primi tempi dell'êra volgare, da Pompeiopoli a Tadmor, Gierach, la Gerasa dei Romani, a nord dell'alta valle del torrente di Jabok, è, dopo Palmira, la città del deserto, le cui strade diritte, le piazze e gli edifizî siano meglio conservati. Questo viale, incrociato di tratto in tratto da altre vie, che erano del pari fiancheggiate da colonne e statue, misura più d'un chilometro, e si vedono ancora oltre duecento colonne verticali o pendenti. La città moderna della regione transgiordanica, Es-Salt, fu pure probabilmente un'antica città, la Ramoth-Galaad degli Ebrei. Capoluogo del distretto di Belka e residenza d'una guarnigione turca, è situata sui pendii meridionali del gruppo di Giebel-Oscia, che domina tutto il paese.
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