Bethlehem, la "Casa del Pane", è posta 8 chilometri a sud di Gerusalemme, in mezzo a colline coperte di viti e d'olivi; la sua popolazione è composta in maggioranza di Latini e vive specialmente dei benefizî che le procura la vendita degli oggetti sacri, medaglie, rosari, croci di tutte le sorta, e fino la polvere dei luoghi sacri! Il gruppo delle chiese e dei conventi di Betlemme, del pari che la chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme, è un insieme di costruzioni senza alcuna simmetria, appartenenti a diverse comunità religiose: la tal galleria, la tal scala, la tal porta non lasciano passare che Greci; altrove i Latini o gli Armeni hanno soli il diritto di penetrare. La navata principale, la basilica della Natività, bell'edifizio della prima metà del quarto secolo, è proprietà comune dei Greci e degli Armeni; i cattolici sono autorizzati soltanto ad attraversare il coro. Sotto la chiesa è la grotta lastricata di marmo e ramificata in labirinto, dove scendono i fedeli per inginocchiarsi davanti l'anfrattuosità della rupe, che la tradizione indica come luogo di nascita di Gesù.
[Immagine 151.png - N 151. -- MASADA].
A sud della Giudea, sulla stessa linea di alture di Gerusalemme e Betlemme, l'ultima città popolosa nella direzione del deserto è Hebron, la città d'El-Khalil o dell'"Amico di Dio", così chiamata, come Orfa, in memoria d'Abramo. Secondo la leggenda, che non trovava increduli fra i cristiani del medio evo, ma che è violentemente combattuta dagli Arabi di Damasco, peroranti essi pure in pro della loro città, nelle vicinanze d'Hebron, presso la tomba d'Abramo, si troverebbero gli strati di terra rossa che servirono a formare il primo uomo.
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