Le montagne di Madian hanno pure le loro sabbie musicali come la penisola del Sinai e l'Afganistan. Non lontano del monte Arnub e alla base d'un contrafforte dello Sciar, l'antica strada dei pellegrini, è orlata da Goz-el-Hannan o "Montagnole del Pianto": quando i fedeli s'avvicinano a questi monticelli sabbiosi, sentono risuonare una dolce musica, come quella del vento sulle corde di un'arpa. Da tempo immemorabile gli Arabi vanno a sacrificare agnelli a piè di queste colline armoniose [1116].
      Alla diversità delle rocce di Madian corrisponde quella dei giacimenti minerari. Questo paese è uno dei più ricchi che esistano in minerali di tutte le specie, e gli ammassi di scorie che s'incontrano qua e là provano che gli antichi attendevano a grandi lavori per isfruttare quelle materie. Il signor Burton ed i suoi compagni scoprirono tre colline di solfo contenenti strati allo stato puro. Parecchie montagne sono piene di minerale ferruginoso, facile a riconoscere da lontano pel colore della roccia; il suolo di quasi tutti gli uadi è sparso di strati di granaglia metallica deposta dalle acque. Nel Madian del nord, la maggior parte delle vene metallifere contiene rame e argento; nel Madian del sud, contengono argento ed oro. I piani per la ripresa dei lavori sono pronti, le ferrovie e gl'imbarcaderi sono proposti; non resta più che a formare le compagnie minerarie, il che faciliterà forse la presa di possesso di Madian, terra egiziana, per parte della Gran Bretagna. L'ostacolo principale a queste imprese è la mancanza d'acqua di sorgente, e, del pari che sulla costa peruviana, si dovrà certamente far ricorso alle macchine per ispogliare di sale l'acqua di mare.