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      Al di là del Ras-Fartak, che sta dirimpetto al capo africano Guardafui o Ras-Asir e la cui formidabile rupe a picco domina l'entrata del golfo d'Aden, la costa araba, tagliata in grandi baie semicircolari, s'abbassa gradatamente. Due catene litoranee, il Giebel-Karnar ed il Giebel-Sabhan, adergono ancora le loro squallide vette a più di mille metri, ma larghe breccie s'aprono fra le catene delle montagne costiere e i deserti sabbiosi dell'interno vengono a confondersi colle spiagge. Come accade ordinariamente davanti le coste basse, il letto marino s'inclina lentamente al largo di queste pianure deserte. Mentre alla base del Giebel-Sabhan si trovano già le profondità di 2,000 metri a 6 o 7 chilometri dalla spiaggia, la baia di Kuriyan Muriyan, cui circondano terrazze poco alte, non ha nemmeno 100 metri di fondo a 50 chilometri dal litorale. I tre isolotti, le rupi, gli scogli e l'isola granitica d'Hullaniyah, che si prolungano da ovest ad est davanti la baia, formano la vera spiaggia. A sud di questa costa, il letto marino s'abbassa bruscamente; alcuni chilometri a sud d'Hullaniyah, cui domina un cono di 502 metri, lo scandaglio non tocca fondo se non oltre 3,000 metri. A nord-est, la grande isola di Masirah (Mosera), che si sviluppa parallelamente al litorale sopra una lunghezza di 70 chilometri, si distingue appena dal continente vicino; solo le barche leggere possono avventurarsi nella manica, sparsa di banchi di sabbia, che separa l'isola dalla terraferma.
      [Immagine 155.png - N. 155. -- MONTAGNE DI MASCATE].


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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