Le grandi montagne ricominciano al Ras-el-Hadd, il capo orientale della Penisola, dove la costa volge improvvisamente verso il nord-ovest. Là sorge il gruppo dell'Oman, corrispondente a quello del Yemen: di minore estensione, s'eleva alla medesima altezza: ivi forse i geodeti misureranno un giorno il punto culminante della Penisola. Dal Ras-el-Hadd al Ras Masandam, pilastro terminale dell'Arabia che domina l'entrata del golfo Persico, le montagne s'adergono quasi dovunque con balze erte sopra l'acqua profonda; la pianura costiera del Tehamah manca alla base della maggior parte dei monti, fuori che ad ovest di Mascate, dove le campagne di Batna o El-Batinah orlano la cavità di una vasta baja. Le rupi dell'Oman contrastano con quelle del Yemen per la loro spaventevole nudità del pari che per la ripidezza dei loro pendii. In confronto delle montagne di Mascate, quelle del Sinai sono un "giardino", dice il botanico Aucher Eloy. Le pareti grigie, brune, rosse e verdi, calcari, ardesie e serpentine, si mostrano a nudo con le loro sporgenze, le loro anfrattuosità, i mille particolari dei loro strati e delle loro geodi dai colori e dalle forme diverse.
      [Immagine 156.png - N. 156. -- PENISOLA DEL RAS MASANDAM].
      Considerate in modo generale, le montagne dell'Oman si compongono d'una prima catena, che rasenta la costa dal Ras-el-Hadd a Mascate, d'una serie trasversale di monti, che dalle alture di Mascate si prolunga nella direzione dell'ovest, e d'una terza catena che si ripiega verso il nord-ovest e verso il nord per terminare coi promontori basaltici del Ras Masandam.