Sorgenti di petrolio, che scolano sui fianchi delle rocce vicine, vanno forse a formare dei laghi sotterranei nelle cavità profonde; tuttavia è più probabile che sotto le sabbie passino ruscelli, rivelati di tratto in tratto da pozzi, in cui s'accumula la fine polvere portata dal vento; giusta le relazioni dei Beduini, la fila serpeggiante degli abissi si prolungherebbe per otto giorni di strada sul margine del deserto.
III.
La penisola d'Arabia è compresa nella zona dei monsoni del sud-ovest. Tutte le piogge che riceve, fuori che nella regione vicina al Mediterraneo, le sono recate da questa corrente aerea; ma essa ha attraversato od almeno rasentato il continente africano, e l'umidità di cui s'era saturata nei mari equatoriali, s'è in gran parte rovesciata sui monti, che ha bagnato nel suo percorso. La parte di piogge, che riceve l'Arabia è insufficiente per coprirla di vegetazione: solo i gruppi montuosi, elevantisi nelle altre regioni dell'aria, arrestano le nubi al loro passaggio e ricevono una quantità d'acqua, che discende in torrenti temporanei od anche in sorgenti e ruscelli perenni: abbasso, nelle pianure, il limite delle coltivazioni è segnato dagli ultimi fili d'acqua, che alimentano le piogge o le nevi cadute sulle montagne. Qualche volta il primo soffio del monsone, verso la fine di marzo od il principio d'aprile, porta qualche acquazzone, veramente desiderato dai coltivatori; ma di solito le grandi piogge coincidono col periodo dei forti calori. La stagione norrnale degli uragani varia singolarmente nelle diverse regioni della Penisola secondo la latitudine, il rilievo del suolo, la vicinanza dell'uno o dell'altro mare, le deviazioni ed i vortici, che si producono nello spostamento delle correnti aeree.
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