L'ithel, larice che si trova soltanto in Arabia, cresce nei valloni e sulle pianure sabbiose. Una specie di tartufo, la tscema, si forma in abbondanza sulla sabbia dell'Hamad. Certe regioni del deserto sono assolutamente nude, senza arbusti, senza erbe, solo i licheni si stendono sulle rupi, semplici pellicole aderenti alla pietra. Anche nel Tehama, sul litorale marino, la flora è d'una estrema povertà; nella penisola d'Aden non si son potute trovare che novantacinque specie, di cui un terzo circa particolari all'Arabia. L'insieme della vegetazione offre un carattere sahariano; ma diverse piante indicano la transizione della flora del Sahara al Sudan ed all'India.
La regione dell'Arabia, che si ravvicina di più a quella del Sudan per le sue specie vegetali, è l'orlo montuoso che limita i deserti sui tre lati del mar Rosso, dell'oceano Indiano e del golfo d'Oman. Le alture dell'Assir, quelle del Yemen e dell'Hadramaut possono essere considerate come appartenenti alla stessa zona delle montagne opposte in Abissinia e sulla costa dei Somali; per le sue piante e per i suoi animali, del pari che per i suoi abitanti e la sua storia, il Yemen è una terra africana piuttostochè asiatica: il vero confine non è il taglio dello stretto, ma il limite del gran deserto. Le foreste delle mongne sud-occidentali dell'Arabia constano principalmente di diverse specie d'acacie, quasi tutte più o meno gommifere; le euforbiacee e le piante grasse sono pure comunissime; fra le specie ignote fino allora, il botanico Hildebrandt segnala un tipo intermedio fra il bosso delle Baleari e quello di Madagascar.
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