Una delle piante preziose nell'economia domestica degli abitanti del Yemen è il kat, catha o celastrus edulis, cespuglio le cui gemme e le foglie nascenti hanno un'azione più eccitante del tè sul sistema nervoso; esso avrebbe anche, benchè in grado minore, le proprietà inebbrianti dell'hascis [1169]. I monti dell'Arabia meridionale erano famosi nell'antichità come il paese delle droghe e degli aromi. Di là provenivano sopratutto la cassia e la senna, ancora ben nota in commercio sotto il nome di "senna d'Alessandria". La mirra, gomma che trasuda dalla scorza del balsamiere o basalmodendron, è pure uno dei prodotti dell'Arabia e della costa dei Somali, che si annoveravano una volta con le perle e l'incenso fra i tesori, che andavano a cercare i Fenici sulle rive del mare Eritreo; oggi è per Bombay che si spedisce questa derrata. L'albero, che produce l'olibanum od incenso, cresce pure nelle montagne del litorale d'Hadramaut; ma è detto originario delle colline africane, sull'altro versante del golfo d'Aden; la gomma essudata dalla pianta araba è inferiore in qualità al consimile prodotto dell'Africa. Gli Arabi non si curano di raccoglierla: invece i Somali, provenienti dal litorale opposto, raccolgono la gomma dall'albero dell'incenso e la vendono a Makalla e negli altri porti del litorale.
Sugli altipiani e sulle montagne dell'Arabia si coltivano le piante della zona temperata, il frumento, il granturco, l'orzo, il miglio, la lenticchia, la vite e gli alberi fruttiferi d'Europa, del pari che diverse specie tintorie.
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