È nei Nefud e nelle steppe arabe vicine alla Siria ed all'Eufrate che si vedono i corsieri più eleganti di forme, più vivi e più ardenti nel camminare, più fieri di aspetto e nello stesso tempo più dolci e più pieghevoli alla mano od alla voce del cavaliere. Ma questi mirabili cavalli mancano alla maggior parte dell'Arabia, perchè a loro sono necessari i pascoli separati e le acque abbondanti. Pur conservando la purezza della loro razza nel Negied e nell'Arabia meridionale, grazie all'isolamento in cui si trovano, essi degenerano a poco a poco; nell'Hasa non sono più che piccoli animali, quasi dei ponies per la taglia, sebbene per l'ardore siano "piccoli leoni". La loro vera patria è la regione delle erbe nell'Arabia del nord; in quelle vaste pianure, che somigliano alle pampa dell'Argentina, dove la razza cavallina s'è sviluppata così mirabilmente dai primi tempi della colonizzazione, i cavalli hanno l'alimento ed il clima che loro convengono, come hanno lo spazio illimitato. È vero che in quella regione, vicino alle grandi vie storiche, la razza è esposta a numerosi incroci. Gli antichi bassorilievi dei monumenti della Caldea mostrano animali, forse di razza "turanica", che differivano singolarmente dai cavalli arabi e che pare fossero specialmente bestie da tiro: sono gli antenati dei pesanti portatori, che si vedono nell'emiciclo di montagne intorno alla Mesopotamia, e che, agli occhi dei Beduini, non meritano nemmeno il nome di cavalli. Nell'Arabia settentrionale la maggior parte delle tribù invigila colla più gran cura che il sangue si mantenga puro; solo i Montefik ed altri popoli della Mesopotamia si sono lasciati trascinare dall'amore del guadagno all'incrocio della loro razza cavallina con quella della Persia e del Turkestan, per ottenere animali di taglia più grande, che vendono carissimi ai mercanti indù. L'arabo puro sangue, quale si vede sopratutto presso gli Anazeh, è di taglia molto più piccola del cavallo inglese; ha la testa più grossa, la bocca più fina, l'occhio più grande e più dolce, il dorso più corto, i muscoli più prominenti, le gambe più sottili: uno dei segni caratteristici della razza è il modo di portare la coda, sempre orizzontale durante la corsa.
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