I suoi poteri temporanei hanno fino alla conclusione del trattato di pace [1187].
Gli Arabi sedentari, occupanti l'immensa periferia della Penisola e delle steppe della Mesopotamia, sono naturalmente diversissimi per l'origine e per gli elementi svariati, che vi si trovano frammisti: l'uso comune della lingua li aggruppa in uno stesso corpo, nel quale non si ritrovano più tutte le differenze originali; ma è certo che nell'est dell'Arabia i Persiani e gl'Indù, nel sud e nell'ovest i Somali, gli Abissini e diverse popolazioni negre hanno contribuito in una forte proporzione a modificare gli elementi primitivi; anzi i grandi personaggi, sceriffi ed altro, affettano di sposare soltanto delle schiave negre, come per far vedere così che fra i loro compatriotti arabi nessuno è degno di dar loro la figlia [1188]. La popolazione più pura sarebbe quella dell'alto Yemen e dell'Hadramaut: là vivono gli Arab-Ariba, gli "Arabi-Arabi", mentre gli altri peninsulari, differenti per il sangue, per le alleanze, non meno che per l'antica cultura sarebbero gl'Ismaeliti, gli Arabi Musta-Ariba o "Arabi Arabizzati" [1189]. Le tradizioni locali e la storia s'accordano nel riconoscere nell'Arabia sud-occidentale l'esistenza d'un ceppo etnico diverso dai nomadi dell'interno. Designata sotto nomi diversi dalle leggende e dalle genealogie mitiche, ha ricevuto oggi la denominazione generica di razza hymiara: è la nazione dei "Rossi", - gli Homeriti dei Greci, - che si crede identica a quella dei Punt o Puna, gli antenati dei Fenici.
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