Più a sud un altro porto, Akir (Okeir, Aghir), è lo scalo di Hofhof (Hofhuf), la capitale dell'Hasa, posta ad un centinaio di chilometri dalla spiaggia, a piè della catena esterna; essa aggruppa il suo migliaio di abitazioni dal letto piatto intorno ad una fortezza karmatheana. L'oasi di Hofhof, indicata da alcuni autori sotto il nome di Hagir, è una delle più ragguardevoli dell'Hasa e produce, dicesi, i migliori datteri dell'Arabia;1201 una gran parte della popolazione vi è dispersa in casolari nascosti nel verde. Le case bianche di Mubarrez, città quasi grande quanto Hofhof, sorgono cinque chilometri a nord della capitale. Abbondanti sorgenti termali scaturiscono intorno alle due città, all'ombra delle palme.
Menamah, la capitale di Bahrein, è posta all'estremità settentrionale dell'isola, dirimpetto ad un'altra città, Moharek, costruita sulla spiaggia d'un isolotto. Durante la stagione della pesca, Menamah, centro del commercio delle perle e della madreperla, è visitata da numerosi stranieri, fra i quali i più ricchi sono Indù banyah. Più di millecinquecento battelli appartengono al porto, che serve inoltre di luogo di ritrovo a tre o quattromila imbarcazioni.1202 I sedici clan della tribù degli Attabi, formanti una popolazione di circa 50,000 individui, sono abili agricoltori, e l'isola è diventata un immenso giardino, dove il frumento, l'erba medica, le cipolle e diverse specie di legumi crescono all'ombra dei dattolieri. Lo sceikh di Bahrein è uno dei ricchi potentati dell'Oriente; ogni tuffatore, ogni mercante di perle gli deve un'imposta.
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