Una volta il sultano di Mascate, il padisciah di Costantinopoli, lo sciah di Persia si disputavano il vantaggio d'avere questo opulento signore fra i loro vassalli, ma il protettorato appartiene ora all'Inghilterra. Una flottiglia britannica mantiene l'ordine fra la turba dei pescatori, e questi, in caso di divergenza, devono farsi giudicare dal console inglese di Buscir.1203
Mascate, la capitale dell'Oman, si scopre agli occhi dei marinai soltanto allo svolto d'un promontorio dirupato, cui sovrasta una fortezza. Rupi nude e rossastre, antiche lave che sembrano appena raffreddate, cingono come anfiteatro la città; mura fiancheggiate da torri scalano i dirupi e terminano alle due estremità della piazza con fortezze di fiero aspetto; una di esse, quella di Mirani, incoronata ad ovest da una roccia alta 120 metri, ha qualche avanzo dell'architettura portoghese; la città ha soltanto due moschee, costruite sulle rovine d'un antico convento d'Agostiniani. Ristretta nella sua cinta, la città si compone di case alte separate le une dalle altre da stradelle, che sarebbero ostruite da due uomini che camminassero di fronte; ma fuori della città si prolungano sobborghi costruiti di pali e stuoie, dove riparano genti d'ogni razza e principalmente Balutsci del Mekran.1204 Benchè le strade somiglino a fossati meglio che a vie, sono però di una grande nettezza; ma vi si cammina come nell'interno della terra: alcune stuoie, tese da una casa all'altra, sono coperte di qualche centimetro di argilla per impedire il passaggio del calore solare; di tratto in tratto sono praticate aperture, per le quali la luce dardeggia i suoi raggi abbaglianti.
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