1211 Ad ovest, Sciugra è pure uno scalo frequentatissimo. Gli Arabi del litorale emigrano in gran numero per arruolarsi soldati dei ragiah dell'Indostan.
      [Immagine 162.png - N. 162. -- ADEN].
      La città inglese di Aden, diventata la più popolosa di tutta l'Arabia, è posta in un'isola che una lingua di terra- ha collegata alla terraferma: la sua mirabile posizione, alla base di una cittadella di rupi facile a difendere, presso due porti naturali profondi e ben riparati, fu apprezzata dagl'Inglesi, non appena rilevarono la carta del litorale d'Arabia, e, nel 1839, si fecero cedere la penisola d'Aden, mediante una pensione di qualche centinaio di scudi coll'effigie di Maria Teresa, pagata al sultano di Lahegi. Il piccolo villaggio ridiventò una città, come era stata Adana al tempo delle navigazioni fenicie, poi prima della scoperta della strada marittima delle Indie: attualmente Aden è anzi formata di due città diverse: la "Marina" o Steamer-point, posta presso il porto occidentale, dove toccano terra i battelli a vapore e dove flotte intiere potrebbero fare le loro evoluzioni, e la città propriamente detta, che dai pendii d'un vulcano spento domina il porto orientale protetto dall'isolotto di Sirah, che ora si collega alla terraferma; potenti fortificazioni, ricordanti quelle di Gibilterra, sono state costruite nel cratere stesso del Giebel Sciam-scian. I monumenti più ragguardevoli d'Aden sono le vaste cisterne scavate nel fianco della montagna per supplire l'acqua troppo rara, che porta un acquedotto dalle colline del continente; i bacini possono contenere oltre 40,000 tonnellate d'acqua, ma sono spesso al secco, e si deve ricorrere alla distillazione dell'acqua di mare per l'alimentazione della città. Gli Arabi, antichi padroni del paese, sono in minoranza in Aden: l'elemento principale della popolazione è fornito dagl'Indù, tanto Baniah quanto musulmani, e dai Somali dall'opposto litorale: d'inverno diecimila di questi Africani abitano la città inglese, alla quale portano pecore, sego, burro, legname da costruzione, per acquistare in cambio stoffe e tabacco.