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      È una città circondata da mura e contenente un vasto palazzo fortificato, che è, esso stesso, tutta una città. Le sue strade sono d'una nettezza mirabile. Hail è il luogo principale di tappa dei pellegrini persiani, a metà strada fra le due città sante di Negied e della Mecca: quindi fa un commercio piuttosto ragguardevole; possiede una certa industria; vi si fabbricano stoffe, armi, gioielli. Ad ovest, il borgo d'Agdah, posto in un vallone granitico, al quale non si può accedere che per una gola chiusa da mura, è considerato dagli Sciammar come una cittadella sicura in caso d'invasione. Le palme d'Agdah, crescenti in un fondo di ghiaia granitica, sopra un sottosuolo sempre umido, non sono mai annaffiate.1230
      Secondo Palgrave, le cui valutazioni sono, probabilmente a torto, più alte di quelle di tutti gli altri viaggiatori, le diverse provincie del Negied sarebbero le più ricche dell'Arabia di grandi agglomerazioni urbane. Kefar, nelle montagne dell'alto Kasim, è una borgata popolosa, che fu, prima di Hail, la capitale dell'emirato; Rass, più a sud, nel Kasim inferiore, Ayun e Bereidah sono città; ma l'ultima si può dire città mobile: minacciata dalle sabbie, essa deve di quando in quando spostarsi verso est, e qualche palmeto dei dintorni aderge sopra la duna le cime dei tronchi spogli di foglie.1231 Oneizah, quasi indipendente, è una vera città, sopratutto nella stagione della raccolta dei datteri; allora tutte le botteghe sono aperte nel bazar, e mille tende sorgono intorno intorno.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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