Invece l'Abissinia e le coste somali e danakili e in parte l'Arabia vi importano specialmente pelli di bue e di capra, caffè, avorio, burro, madreperla, che vengono dirette verso l'Europa e l'America.
L'Arabia importa ed esporta prodotti analoghi a quelli che sono importati ed esportati dalle coste somali e danakili, ma di diversa manifattura, e in ogni caso domina per l'importazione del caffè e l'esportazione di riso e tabacco.
La ricca India ha poco da esportare da Aden, provvedendo quasi da sola a tutti i suoi bisogni, e riversando invece su quella piazza le sue ricchezze per essere inoltrate in Europa, in Arabia e sulla costa nord-est dell'Africa.
In particolare il movimento commerciale delle contrade d'Europa sulla piazza di Aden nel 1888-89 aumentò per l'importazione a Rs. 6,798,237, per l'esportazione a Rs. 6,529,942, in totale a Rs. 13,328,179, nelle quali cifre le varie contrade concorrono nella proporzione indicata nel seguente quadro:
Importazione Esportazione Comm. totaleInghilterra 87.54 29.88 59.30
Austria 6.82 20.22 13.38
Francia 2.90 43.99 22.56
Italia 1.28 3.24 2.26
Altre contrade 1.46 3.67 2.50
100.-- 100.-- 100.--
e mentre tutte esportano caffè, pelli, madreperla, spezie, avorio e piume, l'Inghilterra importa specialmente cotonate, liquori, sete e la maggior parte dei prodotti ricercati dagli Europei residenti in Aden; l'Austria: cotone filato, liquori, farine, sete, zucchero; la Francia: tessuti di cotone, di seta, liquori e zucchero; e l'Italia: cotoni filati, liquori, sete, ma in proporzioni minori di quello che fanno l'Austria e la Francia.
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