Tra gli uccelli africani notansi lo struzzo (da alcuni decenni coltivato per le sue piume preziose), il flamingo, il pappagallo, il pollo di Guinea e il notevole ibi. Abbondano i formichieri, diversi acchiappamosche, i succhia-miele, francolini e pernici; avoltoi e falchi sono rappresentati da numerose specie. Fra i trampolieri, v’è un distruttore di serpenti, uno dei più utili animali del continente. L’ibi, un tempo l’uccello sacro dell’Egitto, nell’Egitto proprio ora non s’incontra più, ma si è ritirato più indietro verso il mezzodì.
Di tutte tre le famiglie dei rettili, serpenti, lucertole, rospi, quelli largamente rappresentati sono: il coccodrillo, il serpente pitone e il camaleonte. Il coccodrillo abita il Nilo, al disotto delle prime cateratte sino ai laghi da cui questo fiume ha la sorgente, e similmente tutti i fiumi e i laghi dell’Africa del tropico. I serpenti dimorano in tutti i boschi dell’Africa; molti di essi sono velenosi, altri raggiungono gigantesche proporzioni; l’Africa meridionale e i tropici ne sono infestati.
Fra i numerosi insetti, sono certe specie di zanzare, una piaga degli uomini e degli animali; ma la più terribile, per fortuna circoscritta a certe zone, è la mosca tsetse, la cui puntura riesce micidiale agli animali domestici; inoltre l’Africa è ricca di formiche, le quali sovente devastano nel loro passaggio interi tratti di paese, e di termiti, alla cui voracità nulla si sottrae; e ricca di locuste erranti, la temuta piaga dei Boeri dell’Africa meridionale, e di altri più dannosi animali.
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