Le origini dei due fiumi distano almeno 4,500 chilometri fra loro; lo spazio interposto fra gli affluenti più vicini è di 1,200 chilometri. Anzichè collegarsi al sistema idrografico del Nilo, il Niger appartiene ad una regione completamente distinta dall’Africa orientale per la forma e la disposizione degli altipiani. Oltre i monti, donde nascono il Niger ed i suoi primi affluenti occidentali, parecchi fiumi, il Pongo, il Rio Grande, la Gambia, si versano negli estuari del littorale, e più a nord il Senegal, sgorgato dallo stesso versante del Niger, contorna le montagne per giungere all’Atlantico, superando colle sue cascate le soglie rocciose. Verso il nord, è l’ultimo fiume abbondante del littorale africano. Dalla barra di San Luigi a quella di Rosetta, lungo un tratto di 8,000 chilometri circa, altro non si trova che uadi, come il Draa a sud del Marocco, o fiumi poveri, come la Moluya, lo Scelif, la Megerda nella Mauritania. Così la distribuzione delle acque sul contorno del continente africano ha luogo in modo assai disuguale. Il Congo solo fluita probabilmente tant’acqua, quanta tutti gli altri fiumi dell’Africa presi insieme, e proprio nello stesso oceano, sulla spiaggia opposta del golfo di Guinea, sfocia la corrente più considerevole dopo il Congo, il Niger. Il Nilo, quanto a portata, non ha che il quarto posto tra i fiumi dell’Africa.
IL NILO VEDUTO DALL’ISOLA DI PHILE. Disegno di Taylor, da una fotografia.
[vedi figura 011.png]
Alcune regioni del continente formano bacini chiusi costantemente o temporaneamente, ne’ quali le acque si perdono prima di poter trovare la via al mare.
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