Però l’elefante dell’Africa, differente da quello delle Indie per la convessità della fronte, la larghezza delle orecchie ed altri caratteri fisici, è meno grande e meno vigoroso del suo congenere, ma raramente si lascia addomesticare; i tentativi fatti a tale uopo da Gordon, che voleva servirsene pei bisogni dell’esercito, non hanno approdato a nulla; intorno a ciò gli Europei hanno ancora da scoprire i segreti che conoscono gl’Indi e già conoscevano gli antichi, anche le tribù africane del sud della Mauritania, forse, a quanto dice Duveyrier, i Wakoré del Sahara occidentale. Il leone dell’Atlante è più feroce di quello di Babilonia; il gorilla è il più forte e il più temuto dei quadrumani; la zebra è il più feroce di tutti i solipedi; nè il caimano dell’America, nè il gaviale dell’Indostan eguagliano in dimensioni il coccodrillo africano, e fra tutti gli uccelli corridori il più vigoroso è lo struzzo dell’Africa. L’Africa è il continente degli animali per eccellenza, non soltanto causa il numero e la grandezza delle specie, ma anche causa la moltitudine degl’individui: così nelle regioni centrali qualche viaggiatore ha potuto vedere vaste pianure coperte a perdita di vista da immense mandre di ruminanti, e Livingstone racconta che una volta, per aprirsi il passo, ha dovuto allontanare le antilopi colla mano. Ma già le cacce di sterminio hanno fatto molti vuoti nelle popolazioni animali dell’Africa, sulle rive del Nilo e nelle regioni del sud; si è fatto il calcolo che per raccogliere i settecentomila chilogrammi d’avorio importati ogni anno in Inghilterra, bisogna uccidere cinquantamila elefanti(33). Certe specie del continente minacciano di sparire, come sono già spariti il piccolo elefante mauritanico ed alcune forme animali delle Mascarene, nell’oceano Indiano.
| |
Africa Indie Gordon Europei Mauritania Duveyrier Wakoré Sahara Atlante Babilonia America Indostan Africa Africa Livingstone Africa Nilo Inghilterra Mascarene Indiano
|