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      I negri, che rassomigliano di più al tipo tradizionale popolarizzato sulle scene, sono quelli della costa dell’Atlantico: nessuna tribù ha avuto a soffrire più di quelle gli orrori della tratta, e l’odio del padrone, cioè del bianco, verso lo schiavo ha reso tipica la bruttezza in gran parte immaginaria, che si attribuisce indifferentemente alle masse soggette.
     
      TIPI E COSTUMI – DONNE NUBIANE. Disegno di Vullier, da una fotografia del sig. D. Héron. [vedi figura 029.png]
     
     
      Secondo i fisiologi, il sangue dei negri sarebbe più denso, meno rosso di quello dei bianchi; si coagula più presto e pulsa più lentamente. Il negro, come il giallo dell’Asia, ha una sensibilità più ottusa in confronto all’Europeo; soffre meno nelle operazioni chirurgiche e non corre lo stesso pericolo delle febbri miasmatiche; ha la vita nervosa meno intensa, non vibra come il bianco. Parecchie fra le malattie, che devastano l’Europa, sono sconosciute od almeno poco frequenti nel continente africano: cancro, renella, crup, carie dentaria, febbri palustri e tifoidee non sono malattie dei negri; essi però soffrono malattie biliari e cutanee; hanno da paventare il tetano, ed il minimo cambiamento di clima li espone alle affezioni polmonari. Là dove i bianchi ed i negri vivono nelle piantagioni gli uni accanto agli altri, i flagelli si scompartono le vittime: la febbre gialla uccide i bianchi, il colera i negri. La nostalgia è parimenti una delle malattie più fatali alla loro razza(42). Quanti schiavi muoiono volgendo gli occhi al paese natale, dove li cullò la loro madre!


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume X parte I - L'Africa settentrionale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1887 pagine 1017

   





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