— Il primo posto, a misura del tratto di litorale che essa possiede, sarebbe della Francia. Sulle rive del Mediterraneo ha l’Algeria conquistata dal 1830 al 1837, che si adagia dal 8°36’ long. E., al 2°12’ long. O., ed ha confini non ben definiti dalla parte di terra. L’area, senza computare il Sahara algerino, è di 122,900 m. g. q., con una popolazione di 3,310,412 abitanti. Bisogna aggiungere il distretto di Mzab, annesso nel 1882, con 38,600 m. g. q., e 50,000 abitanti, ed il protettorato sul vilayet di Tunisi, che si estende dal confine algerino all’11°20’ long. E., sopra un’area di 42,000 m. g. q., e con una popolazione di 1,500,000 abitanti. Sulla costa occidentale la Francia ebbe possedimenti sin dal XIV secolo, che sarebbero stati rioccupati nel 1664. La Senegambia incomincia dalle foci del Senegal, sul quale giace la capitale San Luigi, e si estende per 165 m. g., sino al fiume Salum; però nelle ultime pubblicazioni ufficiali, la Francia reclama tutta la costa, per 970 miglia a nord, sino al Capo Bianco ed all’isola di Arguim, cedutale dall’Olanda nel 1727; a sud sino a Mallicory, e nell’interno sino a Kita, a 320 m. dalla costa ed a Bamaku, sul Niger superiore. Tra i tue punti, dove il Senegal ed il Niger cessano di essere navigabili, è stata incominciata la costruzione di una ferrovia, e dieci miglia sono già compiute. La Francia ha concluso inoltre varii trattati coi nativi, per guisa da estendere il suo dominio od il protettorato sino a Timbuctù. L’area di cotesta colonia non si può determinare; la popolazione si computa a 200,000 abitanti.
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