Occupa la costa del Mediterraneo per 1080 miglia e si addentra sino a confini non bene determinati, comprendendo anche la Cirenaica ed il Barka.
Tribù africane. –– Ed ora vediamo il territorio che rimane ai nativi, ed è tutto quello di cui non abbiamo fatto menzione. Seguendolo sui litorali, troviamo anzitutto 720 miglia poco meno che deserte, dal capo Juby al confine del territorio reclamato dalla Francia al capo Bianco, e che essa effettivamente possiede alle foci del Senegal. A sud della Gambia si estende per poche miglia il Native Combo, e poco più al sud, fra l’11° e l’11°30 lat. N., sono ancora inoccupate le isole Bissagos, ad eccezione di Galinhas. Ad oriente della Liberia si estende per 135 miglia il paese di Kiro, sino alle colonie francesi del Gran Bassam.
I nativi riprendono il loro dominio sulla costa di Benin sino alle foci del Camerun, ma qui però, se non è proclamata la sovranità dell’Inghilterra, è certo prevalente la sua influenza. Dalle foci del Benin a quelle dell’Old Calabar, e quindi sui fiumi Brass, New Calabar, Borny ed Opobo, il commercio è fatto esclusivamente da mercanti inglesi. Sul Niger inferiore ed il suo grande affluente, il Benuè, il commercio è intieramente nelle mani della National african Company inglese. Nel 1840-41 il governo inglese mandò una spedizione ad esplorare il fiume, e fondò una fattoria a Lokoja, 300 miglia dal mare, sul confluente del Niger e del Benuè, ed ivi, per molti anni, risiedette il console inglese. Furono sussidiate parecchie compagnie di commercio, e sino al 1879 nessun altro concorrente si presentò nel Niger inferiore.
| |
Mediterraneo Cirenaica Barka Juby Francia Bianco Senegal Gambia Native Combo Bissagos Galinhas Liberia Kiro Gran Bassam Benin Camerun Inghilterra Benin Old Calabar Brass New Calabar Borny Opobo Niger Benuè National Company Lokoja Niger Benuè Niger
|