A. BRUNIALTI
CAPITOLO II.
IL BACINO DEL NILO.
IL FIUME.
Scendendo dal mezzodì al settentrione ed attraversando nel suo corso inferiore campagne largamente aperte, il Nilo inchina, per così dire, tutta l’Africa nord-orientale verso il bacino del Mediterraneo. Il suo delta corrisponde, malgrado la differenza delle forme, ad un’altra bocca, marittima e fluviale ad un tempo, quella cioè dei Dardanelli e del Bosforo, per la quale le regioni percorse dai fiumi dell’Europa orientale s’inchinano del pari verso il Mediterraneo. Così, come un cerchio interno descritto in un cerchio più vasto, si svolge nel centro del mondo antico una zona di terre littoranee che formano come un microcosmo a parte e contano, tra le città che più risplendono nella storia, Menfi, Alessandria, Gerusalemme, Tiro, Antiochia, Efeso, Mileto, Smirne, Atene, Costantinopoli.
Il Nilo, per la lunghezza del suo corso, è uno dei più grandi fiumi della terra, e fra le tribù delle sue rive, molti credono che il mondo sia diviso in due parti da questo fiume, serpente mitico che s’attorce intorno al globo e si morde la coda(68). Esso supera certamente tutti gli altri corsi d’acqua del gruppo orientale dei continenti, anche il Yang-tze-kiang e le tre grandi correnti della Siberia; è perfino superiore in estensione al fiume delle Amazzoni, e probabilmente non la cede se non che al solo Missuri-Mississipì; nulladimeno non si conosce ancora con certezza assoluta il fiume principale che si gitta nel gran Nyanza e forma così il corso superiore del Nilo; forse questo fiume è più considerevole non s’immagini, e le sinuosità del suo corso danno al complesso del letto fluviale, dalle sorgenti dell’Africa australe alle piagge del Mediterraneo, una lunghezza ancor maggiore di quella del fiume americano.
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