L’estensione del Nilo, misurata solamente a cominciare dal Nyanza, è di 6270 chilometri(69): in linea retta, seguendo il meridiano, a dritta e a sinistra del quale serpeggia la valle del Nilo, la distanza dal lago al mare è di 31 gradi e mezzo, cioè circa 3500 chilometri; ma forse bisogna discendere anche a più di 5 gradi a mezzodì dell’equatore e a 2 gradi ad oriente dall’emissario di uscita per trovarvi le prime acque del bacino niliaco. Le sinuosità del letto allungano la corrente fluviale di più che tre quarti(70). Quanto alla superficie del bacino, il Nilo è inferiore ai due grandi fiumi americani, cioè alle Amazzoni ed al Missuri-Mississipì; secondo il tracciato approssimativo delle nostre carte dell’Africa, è presso a poco eguale al Congo per l’estensione dell’area di scolo: tranne nella parte mediana del suo corso, fra il paese dei Makraka e l’Etiopia, i suoi versanti laterali hanno ben poca larghezza(71). Da ultimo la siccità della maggior parte delle regioni percorse dal Nilo, non gli permette di stare al paragone per la massa liquida con le altre grandi arterie fluviali del mondo; secondo un quadro delle masse fluviali che si sono potute calcolare in modo approssimativo, sarebbe probabilmente il ventisettesimo fiume della terra. Secondo le valutazioni degl’ingegneri, l’Atrato, che sbocca nel mare dei Caraibi, presso l’istmo di Panama, e che forma così una specie di riscontro al gran fiume africano, trarrebbe seco una massa d’acqua più considerevole, benchè il suo bacino sia quasi cento volte minore.
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