L’inclinazione generale del suolo, dagli altipiani dell’Africa centrale fino alle rive del Mediterraneo, coincide con la valle del Nilo; nulladimeno unicamente a questo fiume debbono la loro unità geografica le regioni ch’esso attraversa. Le alte terre dell’interno disseminate di laghi, gli spazii paludosi ove i principali affluenti del S. O. vengono a congiungersi col Nilo Bianco, la cittadella di montagne occupata dagli Etiopi, il Kordofan, circondato di solitudini, i deserti della Nubia, la stretta e sinuosa valle dell’alto Egitto, infine la verdeggiante campagna ove si ramificano i bracci fluviali prima di unirsi al Mediterraneo, tutte queste contrade sono altrettanti dominii geografici ben distinti, e la loro storia sarebbe stata tutta locale, se il Nilo e i suoi affluenti, serpeggiando dall’una all’altra regione, non le avessero unite coi loro fili d’argento. Grazie a questo fiume, le sponde del Nilo inferiore si sono popolate di coloni di origine nubiana, l’antica civiltà dell’Egitto risalì un tempo fino a Meroe ed anche al di là, guerre frequenti e feroci infierirono fra Etiopi e abitanti delle pianure pel possesso dei corsi d’acqua, e in questo secolo vicerè e kedivè del Cairo hanno fatto sforzi così costanti per sottoporre al loro dominio tutto il bacino dell’alto Nilo fino ai gran laghi e al punto più alto ove le acque si spartiscono. Le divisioni naturali fra i popoli littoranei sono segnate su questa lunga arteria dell’Africa nord-orientale dalla soglia delle cataratte e dai confluenti dei fiumi.
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