Pagina (239/1017)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Al di là dello sbarramento il fiume serpeggia in una gola della catena libica, lunga un dieci chilometri, e
     
      N. 19. — ENTRATA DEL FAYÛM. [vedi 019.png]
     
      sbocca di botto in una valle a forma di anfiteatro di circa 180 chilometri di circonferenza: è il Fayûm. Le acque del fiume, ramificandosi in ruscelli e rivoletti; fiancheggiati di salici e di tamarici, presentano l’aspetto di un sistema di vene e venuzze in un organismo vivente: sulla carta, il Fayûm somiglia ad un pezzo anatomico. Nel suo insieme, tutta la regione rinchiusa dal recinto delle montagne forma un cono di deiezione a pendii molto debolmente inclinati, ma che offre nondimeno un declivio sensibile su tutto il suo circuito, a mezzodì, a ponente, a settentrione; nella parte bassa, il suolo del Fayûm è diversamente misurato tra metri 29 e 35 al disotto del livello del Mediterraneo. Nel sito ove sbocca il canale derivato dal Bahr-Yusef, le acque sono trascinate dalla forza di gravità, su tutto il circuito del Fayûm, e dànno alle sue campagne una fecondità paragonabile a quella della vallata del Nilo. Il liquido sovrabbondante va a formare a mezzodì il piccolo lago di Garaa o l’«Incavato», la cui acqua è dolce come quella dei corsi che l’alimentano, ed un tempo penetrava in lontananza nell’Uadi Reyan; ad occidente, gli scoli della pianura circolare fanno capo ad un gran lago, che da libeccio a greco ha una lunghezza di circa 50 chilometri. Questo serbatoio, chiamato il Birket-el-Kerun, è appena salmastro quando occupa tutta la depressione occidentale della valle, e gli animali vi si abbeverano volontieri(142); ma, quando l’evaporazione diminuisce la massa liquida, questa diventa salata, e le sue rive si coprono di efflorescenze cristalline che rassomigliano alla neve; fondi melmosi, rivestiti di un leggiero strato di sale, come i sebkha dell’Algeria, formano in alcuni siti cumuli molli e cedevoli, dove uomini e bestie non possono arrischiarsi senza pericolo di rimanervi inghiottiti(143). Si credeva non ha molto che un canale aperto a settentrione nel recinto della valle di Fayûm portasse il soverchio delle acque nell’avvallamento del Bahr bela-ma o «Fiume, Mare senz’acqua»; ma le ricerche dei geologi non hanno giustificato questa ipotesi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume X parte I - L'Africa settentrionale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1887 pagine 1017

   





Fayûm Fayûm Fayûm Mediterraneo Bahr-Yusef Fayûm Nilo Garaa Uadi Reyan Birket-el-Kerun Algeria Fayûm Bahr Mare