Di poi le due carte, perfettamente paragonabili fra loro, l’una fatta dai marinai della spedizione francese alla fine dell’ultimo secolo, l’altra tracciata dal sig. Larousse nel 1860, al tempo dei lavori preliminari del canale di Suez, dànno per la bocca di Rosetta un avanzamento annuo di 40 metri, e per quella di Damiata un
N. 22. — BOCCA DI DAMIATA [vedi 022.png]
progresso di metri 11,60 nello stesso spazio di tempo; ma questi sono cangiamenti locali, e quando, le bocche fluviali si spostano, le penisole di alluvione ch’esse hanno formato vengono tosto demolite dalle onde, e le sabbie sono distribuite lungo il littorale; in molti siti seguirono queste offensive conquiste del mare. Una corrente littoranea molto notevole rade la costa dell’Egitto movendo dall’occidente all’oriente, da Alessandria verso Porto Said, ma forma qua e là, piccole controcorrenti locali, come il risucchio che si produce tra la bocca di Rosetta e la punta di Abukir. Lo sforzo continuo della corrente littoranea è di ottundere le punte e di colmare i golfi ristabilendo la bella curva parabolica della costa: dovunque incontra un ostacolo resistente, lo ricongiunge alla terraferma per mezzo di una spiaggia sabbiosa in semicerchio. A questo modo accumula sabbie contro il terrapieno occidentale di Porto Said, per giungere a colmarne l’entrata: ma questi accrescimenti di materiali non sono tanto considerevoli da mettere in pericolo i bacini del nuovo porto, e si può facilmente toglierli mercè i cavafanghi. Nel complesso, non si può certo valutare a più di 2 metri e mezzo l’anno il progresso annuale del delta sul mare: il continente avrebbe acquistato 6 chilometri tutt’al più dal tempo di Erodoto.
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