Che anzi v’è un certo equilibrio fra ciò che aggiunge il fiume sulla spiaggia esterna e le corrosioni dell’acqua, poichè l’aspetto geologico della riva è quello di un antico cordone littoraneo, che continua la piccola catena calcare d’Alessandria, la quale ora ha termine al capo d’Abukir. Nelle acque poco profonde, le onde si servono così dei punti rocciosi, isole o promontorii, per appoggiarvi le loro dighe di sabbia che separano dal mare le baie irregolari e le trasformano gradatamente in lagune. Prima di darsi alla conquista dei fondi mediterranei, il Nilo doveva colmare gli stagni che dalla parte arenosa sono separati dall’alto mare, e questa opera di colmata non è ancora compiuta. Certi indizii d’altra parte permettono di credere che il lavorio di colmata è ritardato da un moto di avvallamento generale della regione, simile a quello che si verifica in tante contrade di alluvione, in Olanda, sulle coste della Germania settentrionale, alle bocche del Po, sulle rive dell’estuario delle Amazzoni. Così alcune grotte artificiali scavate un tempo presso Alessandria, ad una certa altezza al di sopra del mare, sono ora sommerse: tali sono le tombe note sotto il nome di Bagni di Cleopatra(151). Il cambiamento di livello del mare spiegherebbe del pari la novella formazione di stagni, che dopo essere rimasti lungo tempo disseccati, riaprono i loro graus o boghaz, per riempire in parte gli antichi alvei.
N. 23. — BRACCIO DEL NILO DAL LAGO MENZALEH [vedi 023.png]
Checchè ne sia, i bacini lacustri del delta non contengono più che una debole quantità d’acqua, e la loro colmata potrebbe essere agevolmente condotta a buon fine.
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