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      I laghi di Edku e di Abukir non meritano altro che il nome di stagni. Quanto al Mariut, il Mareotide degli antichi, il suo circuito è per lo meno di un centinaio di chilometri, ed alcune delle sue rive, ad occidente e a mezzodì, si profondano ripide nel bacino in modo da dargli l’aspetto di un vero lago. Non pertanto era totalmente a secco nel 1799, quando gl’Inglesi tagliarono, a mezzodì di Alessandria, la diga che lo separava dal mare; diventato lago di nuovo, esso di nuovo decresce dacchè la rottura è stata riparata. Sia che gli antichi Egiziani l’avessero pur disseccato separandolo da ogni comunicazione col mare, sia che il livello del continente fosse allora più alto, è certo che l’avvallamento del Mareotide stette a secco in tutto o in parte durante un periodo dell’era antica, poichè vi si sono trovati avanzi di templi e di statue.
      Se le conquiste delle alluvioni niliache sul mare e sui laghi del delta sono difficili a valutarsi, lo stesso avviene del sollevamento graduale delle terre littoranee del Nilo in tutta la regione bagnata dalle piene; tanto più che bisognerebbe allo stesso tempo tener conto delle molecole sabbiose che sono portate dal vento e che si mescolano alle alluvioni(152). Girard credette poter dedurre dalle osservazioni comparate fatte durante l’esplorazione dell’Egitto, che gli strati alluvionali deposti annualmente dal Nilo producono un sollevamento medio di 126 millimetri ogni secolo; da cinquemila anni, cioè a dire da un’epoca in
     
      N. 24. — OSCILLAZIONI ANNUALI DEL NILO [vedi 024.png]


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume X parte I - L'Africa settentrionale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1887 pagine 1017

   





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