Il suolo della contrada, formato di granito decomposto e mescolato alle alluvioni fluviali e al terriccio, è di una rara fertilità. Vasti spazii sono ricoperti di terra rossa, che posa sopra un minerale di ferro limaccioso: questi detriti, unendosi ai fanghi dei fiumi e agli avanzi della vegetazione diventano pure di una gran fecondità; ma dove lo strato ferruginoso è molto vicino alla superficie, la terra lascia penetrare poche radici, ed anche dopo le pioggie si ricopre di poche e magre erbe; qua e là pozze d’acqua, che spariscono sotto un tappeto erboso, sono disseminate negli avvallamenti della roccia, e i massi di pietra s’adornano dei fiori rosei del diantera, pianta che corrisponde al sileno viscoso della flora europea(204). Dovunque il suolo non è formato di uno strato a base metallica, produce abbondanti raccolte, e la sua flora spontanea comprende un gran numero di specie, i cui prodotti, non ha guari ignoti agli Europei, potrebbero essere fra i più utili nell’ industria. Questa regione della Nigrizia possiede il ruhm, specie di grosso cotone, (eriodendron anfractuosum), di cui si potrebbero fare dei tessuti; le foreste di lulu (butyrospermum Parkii), segregano nei loro frutti l’olio e il burro; altri alberi forniscono in copia diverse varietà di gomme. Qua e là si mostra l’iglicche (balanites aegyptiaca), o albero dell’elefante, sotto il quale si scavano spesso fosse ricoperte di rami per catturare il gran pachidermo, ghiottissimo delle foglie di quest’albero. Questi animali della fauna africana sono comunissimi nel paese dei Fiumi; benchè se ne uccidano cinque a seimila l’anno, pure non si avvertirebbe ancora, dice Lupton, una diminuzione delle loro bande; ma quest’osservazione è contraddetta da altri viaggiatori.
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