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      Questi indigeni appartengono alla nazione considerabile degli A-Zande o Niam-Niam, il cui dominio si estende principalmente a libeccio, nel bacino del Congo. I Makraka (Makaraka), cioè a dire i Cannibali, meritano infatti questo nome, come la testimonianza di Schweinfurth, confermando quella dei mercanti, ha messo fuori di dubbio; ma presi in complesso, sono veramente superiori alle tribù negre che li circondano. Hanno la carnagione nera con riflessi rossi; il naso è meno appiattito, gli zigomi meno sporgenti, l’angolo facciale più sviluppato che nei loro vicini; hanno il pelo meno raro della maggior parte dei Nigrizii; i capelli sono lunghi e quasi setacei; per mezzo di semi e di varii ingredienti tratti dagli alberi, dànno alla mole della loro chioma le più bizzarre forme; per questo riguardo non la cedono ai Madi, nell’ingegnosa civetteria. Non hanno l’uso di strapparsi gli incisivi come le tribù negre dei dintorni; ma essi soli fra tutti i non musulmani del paese, praticano la circoncisione: e però sono tenuti come una specie di musulmani, benchè non professino affatto l’islamismo: e questa mezza fraternità religiosa è una delle ragioni che li ha fatto scegliere dai governatori egiziani pel reclutamento delle loro truppe; ma la causa principale di questa scelta è il terrore che inspirano alle popolazioni pel loro coraggio, terrore alimentato fino a poco tempo fa dalla loro fama di antropofagia. Spesso, nelle loro spedizioni, i mercanti che percorrevano la contrada ebbero a lottare contro i Makraka: ma non bastava loro vincere gli uomini; anche le donne si trovavano fra i combattenti.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume X parte I - L'Africa settentrionale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1887 pagine 1017

   





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