A maestro d’Ayak, lungi dal fiume e in una campagna ondulata, coperta di coltivazioni, si trova un’altra zeriba, fondata dai mercanti arabi: è la città di Rumbek, chiamata anche Rol come il fiume e come la principale tribù littorana: è il capoluogo di una mudirie egiziana. Secondo Felkin la popolazione urbana pare sia di circa tremila individui, e nelle vicinanze immediate i villaggi potrebbero contare trentamila abitanti indigeni. Nella città di Rol il portar vestimenti si tiene come un privilegio religioso: eccetto le donne sposate da Arabi, nessuna ha diritto di mostrarsi vestita.
Ad occidente, la gran nazione dei Bongo, chiamati pure Dor o Deran, abita a settentrione dei Niam-Niam le pianure interrotte dalle alture irrigate dal Giau, dal Tongi, dal Diur, dal Bongo e dai suoi numerosi affluenti. Schweinfurth, che visse due anni in mezzo alle tribù dei Bongo, dice che prima dell’arrivo dei mercanti di schiavi dovevano essere per lo meno in numero di trecentomila; di presente la popolazione pare ridotta al terzo. Ripartiti un tempo in innumerevoli piccole comunità indipendenti e viventi in pace fra loro, i Bongo non avevano appreso a porsi di accordo per resistere ad assalti stranieri; quando i negrieri si presentarono colle loro bande armate di fucili, s’impadronirono facilmente dei villaggi della pianura, stabilirono le loro zeriba nei punti strategici, e ben presto tutto il paese fu in loro balia: si potè credere che in pochi anni sarebbe sparita la nazione intera dei Bongo, tanto la schiavitù e l’oppressione spopolarono rapidamente la contrada; la civiltà locale deperì, certe industrie furono abbandonate.
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