Il governatore Lupton valutava a 125,000 chilogrammi d’avorio e a 15,000 chilogrammi di caucciù le spedizioni che avrebbe potuto fare a Khartum se il fiume non fosse stato sbarrato dagli insorti.
La città principale dei «Duem», Dem Ziber o Dem Suleiman, così chiamata dai due mercanti di schiavi, padre e figlio, di cui Gessi abbattè la potenza nel 1878, è la più grande agglomerazione urbana del bacino niliaco sopra corrente di Khartum; gli Egiziani ne hanno fatto la capitale della provincia del Bahr el-Ghazal; nell’arrivare a questa «gran città», gl’inviati del re dell’U-Ganda credettero di essere entrati nella ricca Inghilterra, di cui si erano loro narrate tante maraviglie. I magazzini di Dem Suleiman sono approvvigionati di mercanzie europee, del pari che di derrate locali, di frutta e di legumi esotici acclimatati negli orti circostanti. Alcuni gioiellieri si sono stanziati nel capoluogo del Bahr el-Ghazal, e alcuni scultori v’intagliano l’avorio con molto buon gusto per farne braccialetti, else di sciabole e di daghe e altri oggetti di lusso, in modo da non essere colpiti dalla legge che dichiara proprietà del Chedive le zanne di elefante. Dem Suleiman è la sola città del Paese dei fiumi dove sorga una moschea.
N. 33. — POPOLAZIONI DEL PAESE DEI FIUMI [vedi 033.png]
A settentrione del Fertit, Gessi aveva scelto per luogo di guarnigione, sulla frontiera araba, la piazza di Hiffi, situata in vicinanza di grandi foreste, presso alle sorgenti di ruscelli che scendono verso il Bahr el-Arab, ma inaridiscono totalmente durante una parte dell’anno.
| |
Lupton Khartum Dem Ziber Dem Suleiman Gessi Khartum Egiziani Bahr U-Ganda Inghilterra Dem Suleiman Bahr Chedive Suleiman Paese Fertit Gessi Hiffi Bahr
|